Nov 2010 21

Marcello Vercelli, uno Z-Boys fatto e finito. Proprio come quelli del celebre film Lords of Dogtown (2005) scritto da Stacy Peralta, già autore del documentario Dogtown and Z-Boys. Il film, ambientato a Los Angeles nel 1975, trae spunto da una storia vera e Marcello ne è la prova vivente.

Nato a Hollywood nel 1966, fin da piccolo Marcello (Marc) si trova a dover fare avanti e indietro dalle Hawaii, dove il padre, ingegnere e imprenditore di una ditta di elicotteri, ha il suo business. La madre è casalinga, il padre, che lavora sette giorni su sette, non c’è mai e quando c’è beve e litiga pesantemente con la madre. Anche la scuola per Marcello è un inferno assoluto, ne cambia una dopo l’altra: Pasaeo del Rey Elementary, Westchester  Lutheran, Montasori, Holy Nativity, Orville Wright Jr High, Westchester High, Venice High ecc. Viene sbattuto fuori da tutte quante, è un ribelle, sempre contro tutto e tutti. Si rifugia nel surf, nello skate e nel punk rock, dove finalmente riesce a sfogare tutta la rabbia che ha in corpo. «Per la mia normale depressione da teen-ager, tutto ciò era una liberazione».

Negli anni ’60 la scena hard core a Venice è spettacolare. Tantissime grandi leggende di ogni tipo passano di là. Uno fra tutti, il grande Jim Morrison che l’allora piccolo Jay Adams ha l’occasione di conoscere in quanto Jim frequentava sua madre e spesso lo portava sulle spalle attraverso il Pacific Ocean Park Pier. E poi negli anni ’80 arriva la scena punk rock con Suicidal Tendencies e Fist of Fury e una ricca storia di skateboard spessa trenta-quarant’anni. L’area di Venice Dogtown comincia a maturare fra i più importanti talenti surf-skate che il mondo abbia mai visto. Jay è senza dubbio uno di questi. E anche Marc pensiamo che lo sia, sebbene lui abbia allontanato la notorietà. Buona parte del merito va al sindaco di Venice “Block”, Cesario Montano, così come alla crew VBWL (Venice Bowl). Ma anche Playa del Rey svolge un ruolo fondamentale nella nascita dei primi pool skating. Molte case della zona vengono, infatti, acquistate dall’aeroporto per poi essere abbandonate di lì a poco. Alcune vengono addirittura incendiate, altre, con le loro piscine deserte, offrono lo spunto giusto per i giovani skater di quegli anni.

Marcello ci racconta orgoglioso di avere profonde radici a Venice, di fare parte degli OxGx Suicidal Venice Punx. Inizia a skateare più o meno all’età di 6 anni con la sua prima tavola, una Black Knight. Alla fine degli anni ’70 Marcello comincia a frequentare il Marina Skate Park, a dieci minuti da casa sua. Poi negli anni ’80 si sposta a Venice nelle piscine Gonzales e continuerà ad andare in pool anche alle Hawaii, dove vive attualmente e dove ama skateare con i suoi amici  Jay Boy, Scott Oster, Kelly & Tim Jackson, Jessie Martinez, Jef Hartsel, Christian Hosoi, George Wilson e il resto del gruppo VBWL.

A 13 anni Marc conosce Jay, diventano amici per la pelle, praticamente fratelli e iniziano a girare insieme sia in surf che in skate. Jay è più grande e la sua influenza punk rocker contamina parecchio il modo di essere di Marcello. Sono sempre in giro a verniciare i muri della città e non si perdono neanche un concerto punk. Sempre insieme, cominciano a decorare le loro tavole da surf e da skate e da lì prendono vita i primi disegni Dogtown. Jay Boy è un personaggio più unico che raro, se hai il piacere di conoscerlo difficilmente te ne dimentichi, anche perché lascia un forte impatto su chiunque lo incontri. La sua vita è in continua turbolenza, ma ha un enorme talento e da sempre è uno dei migliori, tanto dal lato sportivo quanto da quello umano. Insomma, è una leggenda vivente. Non a caso fanno film su di lui e continuano a descrivere le sue imprese nei libri.

Marcello incontra la futura moglie Joy nei primi anni ’80 a Playa del Rey. Nel luglio del 2001 si trasferiscono alle Hawaii . Mentre Joy inizia a lavorare, prima come assistente dentale poi, stufa di stare chiusa tutto il giorno in un ufficio, come baby-sitter, Marcello continua a shapare tavole su tavole, da mattina a sera. Ormai sono circa 26 anni che Marcello Vercelli realizza tavole da surf.  Forse il talento ingegneristico ereditato dal padre, fatto sta che il tutto gli risulta estremamente naturale. In molti contribuiscono alla sua formazione come shaper, da Scott Klattey & Mike Perry ai numerosi maestri hawaiani. Così come importantissimi per Marc sono i componenti del Vercelli Surf Team, Jay Adams in primis e poi Johnny Boy Gomez, Ikaika Kalama, Kala Alexander, Kealii Mamala, Simon Ebling, Chris Rohloff , Buttons, Mike Sherman.

In tutto questo Marcello non ha di certo dimenticato lo skate .

Sin da ragazzino passa le giornate a disegnare, soprattutto a scuola, per customizzare le sue tavole e quelle dei suoi amici. Ancora oggi questa passione continua, ogni disegno è unico nel suo genere e ci vuole molto tempo prima di finirlo, «dalla matita si passa alla vernice spray e poi ai pennarelli per le rifiniture» ci spiega. Insieme a Jay, Marc inoltre si sta dedicando a una serie limitata di skate customizzati. Lui dipinge, mentre Jay segue i clienti che spesso sono collezionisti e comprano le tavole come oggetti d’arte da appendere alle pareti.

Resta aperta la questione sul suo nome di chiare origini italiane. Molti gli fanno questa domanda, ma lui stesso purtroppo non sa dire se la famiglia di suo padre abbia effettivamente radici antiche nel Bel Paese.

Non so nulla sui parenti di mio padre perchè lui è scappato in giovane età e da allora ha avuto un ictus .Mi piacerebbe conoscere la mia storia familiare , ma non ho mai avuto il tempo e modo di fare queste ricerche. Spero di riuscirci in futuro .

Special thanks to:

«Voglio prima di tutto rendere grazie a Dio. Sono un figlio di Dio e come tale voglio cercare di fare del mio meglio per compiere sempre la cosa giusta nella vita. Un grazie speciale va alla mia famiglia, a Joy e a Rocky  e inoltre grazie a Duke Kanhanamoku, Da Hui O He’e Nalu Club, Black Flys Hawaii, Royal Hawaiian Pool Service, Ace Camion Skateboard, SSC, Alex Nix, VBWL & Hap, Jacobs & Earl Mitzumoto, Jef Hartsel (Poetree) e a tutta la mia gente.

Nov 2010 21



-Presentati (nome/età/residenza):

Marcello Vercelli

43 anni

Hawaii /Isola di Oahu/ Honolulu


-Quando, come e con chi hai cominciato a skaitare?


Sono cresciuto tra Playa Del Rey, che significa Spiaggia dei re e Venice in California facendo surf e skate . Non sono mai andato molto bene a scuola ero ribelle e contro ogni cosa , avevo il surf , lo skate e la musica che scorrevano nel mio sangue , erano e sono tutta la mia vita , e non mi mi preoccupavo di nient’altro . Quando ho iniziato a skateare avevo circa sei o sette anni. Ricordo ancora la mia prima tavola una  Black Knight .Nei tardi anni 70 andavo a skateare Marina Skate Park, a 10 minuti da casa mia. Mentre negli anni 80 a  Venice nelle piscine Gonzales . Amo andare in skate coi miei amici, Jay Boy, Scott Oster, Kelly & Tim Jackson, Jesssie Martinez, Jef Hartsel, Christian Hosoi, George Wilson, ed il resto dei miei amici VBWL.


-Quando e come hai cominciato a disegnare tavole da skate?


Sin da ragazzino passavo parecchio tempo a disegnare ,soprattutto durante la scuola , per poi customizzare le tavole da surf e da skate dei miei amici.


-Come hai conosciuto Jay Adams?Come hai cominciato a disegnare tavole per lui?


Ci siamo conosciuti quando  avevo circa 13 anni. Lui  era un punk rocker . Uscendo con lui ho imparato a surfare e skatare . Assieme abbiamo iniziato a fare i disegni sulle nostre tavole da surf e da skate , e in quel periodo che ho iniziato a fare i disegni Dogtown .Eravamo sempre a verniciare le mura intorno alla città a andavamo a tutti i concerti punk ( ma non come ci  etichettano i ragazzi di oggi  ) Jay Boy è un personaggio unico e raro che se lo conosci non lo dimenticherai mai .  Lascia un forte impatto su di te! Purtroppo ha  avuto una vita molto turbolenta , ma è una leggenda vivente ….. ha un enorme   talento, e da sempre uno dei migliori ragazzi in acqua , è uno dei miei migliori amici . Per questo che fanno i film e scrivono libri su di lui . Ci sarò sempre per lui.


-Per che altri skaters hai disegnato tavole?

Kelly Jackson ,  John Shirley ,  Shogo Kubo ,  Steve Ellis , Dennis Ogden , Jim Muir , Carter Slade e tanti altri .


-Hai mai portato la tua arte fuori del mondo dello skateboarding?

Si disegno a mano , anche molte delle tavole surf che faccio per Jay e altri componenti del  Vercelli surf team . Ci sono anche molti miei  clienti che vogliono ,loro le tavole da surf custom ,personalizzate con scritte e disegni etc etc.

Quando ho il tempo  mi piace anche dipingere su tela .


-Per quanto riguarda la realizzazione grafica delle tavole che tecniche usi e quali sono le tue ispirazioni?


Ogni disegno è un unico nel suo genere e ci vuole molto tempo per finirlo . Comincio con una matita in seguito ,  vernice spray  e poi pennarelli . Io e Jay ora stiamo facendo una serie limita , io dipingo e Jay da indicazioni al cliente . La maggior parte di queste nostre tavole  vengono comprate da collezionisti e appese alle pareti delle loro case.


-Ci sono artisti sia dentro al mondo dello skateboarding che fuori di cui ne apprezzi l’arte?

Si , Doug Smith , Shawn Kerri è uno miei artisti punk preferiti ,

Wes humstin OxGx Dog Town , Rick Griffin e sicuramente il mio buon amico Hue Prichard


-Parlaci di Vercelli Shapes:

E’ la mia surfboard company .Faccio tavole da surf ormai da più di 20 anni



-Sei originario di Venice(parlaci della scena surf/skate), quando e perché hai deciso di trasferirti alle Hawaii?


L’area di Venice DogTown ha uno dei più importanti talenti interraziali di surf/skate che questo mondo abbia mai visto.!!!! E’ sarà per sempre così !!!Venice its that hard core !!

Ho profonde radici a Venice  sono stato adottato e faccio  parte dei  OxGx Suicidal Venice Punx! Mi sono trasferito nell’Aloha State per continuare e migliorare sempre di più i miei shapes. Sin da ragazzino facevo avanti e indietro dalle Hawaii a causa dell’azienda di elicotteri di mio padre. Sono ormai 25 anni che vivo qui. Ho la mia shaping room a Honolulu nella seconda fabbrica più grande al mondo la Lamination Hawaii.



-Quali sono i requisiti per un’ottima tavola da pool?

Larga con un bel concavo . Io le preferisco così.



-Raccontaci la tua giornata tipo:

Caffè , controllare le onde , vado a lavorore nella mia shaping room altrimenti rimango a casa a giocare con mio figlio Rocky-boy

e creare grafiche per le tavole da skate/surf


-Hai mai incontrato e skateato con skater italiano ?

Si il mio amico Thomas di Venice , skateava per z-flex e torna spesso in Italia dai suoi parenti.


-Che progetti hai per il futuro? Continuerai a skaitare, surfare e disegnare tavole?

Solo Dio lo sà !! io amo fare tutte queste cose e spero di farle fino alla fine .



-Dove skaiti alle Hawaii e con chi skaiti di solito?

Ci sono molte belle piscine e spot alle Hawaii dove skateare.

Cholo’s Bowl, Kapolei , il famoso spot di Uluwatu a Honolulu

La maggior parte delle volte con  Jay , Jef Hartsel , John Shirley , Steve Ellis e tanti altri amici .



-Qual’è la migliore pool che hai skaitato e la peggiore;

Uno dei migliori è sicuramente Cholo’s Bowl del mio amico Steve Ellis.

Se mai doveste andare nel  North Shore passate al ristorante messicano di Cholo’s perchè Steve e skateboarder per la vita.

La peggiore non ricordo !




-Sei mai mai stato in Italia /Sei di origine italiana, di dove?


No ancora no ma spero di venirci presto.

Molti a per via del mio cognome mi chiedono se ho origini italiane , ma purtroppo io non so nulla sui parenti di mio padre perchè ,  andò via di casa molto giovane . Noi non abbiamo mai parlato sulla vita della sua famiglia e lui ha avuto un ictus da allora. In Francia egli incontrò mia mamma si innamorarono si sposarono e tornarono a Los Angeles. Ho sempre voluto e mi piacerebbe conoscere la mia storia familiare! E’ molto importante per me , ma non ho mai avuto il tempo per fare questa ricerca.  Mi piacerebbe scoprire se ho origini italiane . Qualcuno vuole farlo per me??? . Ci vuole molto tempo che io non ho. Spero di riuscirci in un futuro prossimo. I love Italy .


Nov 2010 21

Kala Alexander on his Buttons hawaii/Vercelli twin-fin

Jay Adams-Back Door -Vercelli team rider

HOLLYWOOD/Hawaiian born and raised, Marcello Vercelli, Z-Boy, surfer, shaper, punk has lived and still lives an ideal.

From one atomized existence to another surfing lurches through splurges of fashion, picking up and dropping the easily-led, promising posterity yet delivering anonymity to the fleeting fad.

Marcello grew up between Venice Beach and Hawaii — progeny of Jay Adams and adopted by the Venice punks, also a proud Da Hui member, he has culturally straddled the Pacific’s alt-brigade for decades and resisted the tidal lurches of fashion.

Tim Baker asserts “The punks – they’re the only ones we have left. They’re the last hope.” For Marcello what started out as an experiment, like many things, turned into a career and offered a sense of belonging.

Let’s start with a little background…

…I grew up in Playa Del Rey and Venice California surfing and skating — moving back and forth to Hawaii because of my father’s helicopter business. I hardly went to school and rebelled against everything, I had surfing, skating and music running through my blood, my whole life… I didn’t care about much else.

Somewhere around my late 20s, I stumbled upon shaping surfboards after becoming unhappy with some of the shapers I was dealing with as a surfer. Like a light bulb going off in my head I had the idea to shape myself a board, and there I was, using a friend’s shaping room and tools just to see how well I could do.

Unknowingly I’d inherited my Father’s engineering skills … it all came together for me. As far as drawing on skate decks goes, it was simply a result of a bad habit of drawing on my school desk as a kid and continually drawing on boards for my friends through the years.

You’ve got deep roots in Venice?

Yes, I’m not from there but, I was adopted by them along time ago. OxGx Suicidal Venice Punx! Its a long story as to how that all started but then I’m also a proud member of the Da Hui O He’e Nalu and very grateful for this as well.

So how long have you lived in Hawaii? And why move?

I lived here off and on for 25 years. And when I am in Hawaii I respect Hawaii, it’s a beautiful kingdom. I think it’s very important to be living and shaping boards for people over here on Oahu where waves put your boards to the test and the surfer’s life is on the line a lot of the time, I really feel at home here, and everyone makes me feel at home.

How many years have you been shaping? Did you apprentice under any shapers?

I have been shaping for 20 years, and I have shaped for a number of top shapers.I think its important to have mentors, and people you can go to and ask questions.

How did that first board come out?

I was surprised it turned out great, shaping came naturally to me and I felt it was my calling. I proceeded to call every surfer I knew in my phone book. Twenty years later I’m still shaping great boards but I’m still broke!

Are there any other shapers which have had a major influence on your shapes?

In early days in was Scott Klattey and Mike Perry , and I really like the Hawaiian shapers.

What type of board is your favorite to make? All boards, I put 120% into every board, I dont care how long the shape takes.

Hardest part about making a board? Getting the glass job perfect.

Glassed in fins versus removable?

Removable is great for packing boards and shipping, also experimenting with fins. Most of my personal boards in my quiver have glass on fins.

You have an incredible assemblage of test pilots : Kealii Mamala, Jay Adams, Kainoa McGee, Kala Alexander, Simon Ebling, Ikaika Kalama, Johnny Boy Gomes, Buttons Kaluhiokalani…etc What sorts of contributions have they made to your designs?

They are an incredible help, they teach me what I don’t know, and I am always learning. After all there is so much to learn, and it’s hard work keeping a team running!

What boards are you personally riding now?

My own quiver and designs such as my 6’2 wing swallow, 6’0 stonefish, 6’5 pintail, 6’6 single fin, the bump pin single fin is one of my favorite boards. And my 7’0 & 7’10 are waiting, I use my 9’0 high performance long board with groove rails for down the street when I want to get wet real quick. I’m making myself a 6’8 pin tail for North Shore.

Your feeling about computer shaping?

I use it for certain people’s models and they are good for doing models for stores. I hand-shape most of my boards because they are ‘true’ custom orders.

What is your philosophy when it comes to making surfboards?

Listen to what the customer wants and needs. Ask questions and offer help if needed.

For how long have you known Jay Adams?

I met Jay when I was 13-years-old and he was a punk rocker — hanging out with him I learned how to use my back foot in both surfing and skating. That’s when we started drawing on skate decks and our surfboards.

It was around the time I started drawing the DogTown drawings. We were always spray painting the walls around town and punk shows (but not like how kids tag today). Jay also brought me to the Lord.

Tell us a little about him…

Jay Boy Adams a unique and rare character that you would never forget if you meet. He leaves a strong impact on you because he figures you out before you can. He’s had a very rough life, but not like any life you or I know of. His Mom was a free-spirited loving person, but with a gnarly edge to her, hence Jay Boy.

His step-dad started the Z-Flex skateboard company a history going way back. He is a living legend and extremely talented, always one of the best guys in the water, and the nicest guy you ever meet. That’s why they make movies about him and write books about him. Jay is like an older brother to me. I will always be there for him.

Tell me about Jay Adams signature model…

A Very detailed shape we made a skateboard type templet and scooped out foam from around the rails giving it groove rails which take the volume off the rail so you keep the thickness on the deck plus you have the groove rail for your hands to grip. Then we scoop out volume on the nose too, it looks like a space ship. We shaped alot of boards together to get to this design and Jay Rips on it.

You also shape also for Button Hawaii?

I was the main shaper for Buttons Hawaii in Hawaii but the company is having legal battles and everything is on hold right now. Uncle Buttons is Ohana to the Vercellis.

What do you love about being a surfboard shaper/designer?

The feeling I get when I make a good board for somebody, or even better to see it in the water ripping!

Tell me about the changes you’ve seen in recent years in the shaping realm, and how it has affected your craft?

In the last ten years or so surfing has grown so much there’s been a big demand for cheap indestructible boards made in china under trusted company’s labels.

But these boards are not made by surfers, which to me takes the soul and real magic out of them. I believe surfing and surfboard building came from Heavy Soul.

How would you describe a surfer?

Lots of experience, some natural talent doesnt hurt, and you have to dedicate yourself to it for life! It’s not like skateboarding where you can drop in all day long for hours. Waves come and go, you miss one you dont ride it.

When a new customer comes to you for a custom shape, what kind of questions do you ask to ensure you’ll make them what they’re looking for?

I spend alot of time asking questions, like what do you want out your new board, what kind of improvements can be made on your surfing, what kind of waves will you surf? Basically I try to get in their head so it can come out of my hands in the foam’s shape.

What are you currently listening to on your iPod?

The Weirdos, The JamSuicidal Tendencies and Just Good Friends.

Other interests?

Changing really shitty diapers a lot! No … really I’m a new father and that’s been my only interest lately. I play guitar in a punk band, but lately Rocky and work takes up all my time. I still try to surf as much as I can, hopefully more when Rocky gets older.

What do you want the world to know about you?

I am a child of God and I do the best I can to do the right thing in life, because God is always watching.

Nov 2010 22

Jays personal skate, I just made for him!!!

jay & vercelliHawaii Skate photo : Kelly Jackson
Steve’s,the owner of Cholo’s-North Shore
Jay Adams on the cover of Concrete Wave magazine. Photo: Pep Williams
All-ways classic… and always 100% Skateboarder IS, Jay Adams! / June 2010.
Nov 2010 22

Vercelli and Jay Adams Brother’s in Christ Dec 09

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